Progetto: Definizione di specifiche alterazioni cognitivo-comportamentali in pazienti affetti dalle due patologie, ALS e FTD, per una accurata tipizzazione dei fenotipi clinici sul piano cognitivo e comportamentale, con particolare attenzione ai domini di social cognition, linguaggio ed awareness.
RAZIONALE:
In anni recenti, come è noto, crescenti dati di letteratura hanno sottolineato la presenza di alterazioni cognitive e comportamentali quali parti integranti della Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), nonché l’esistenza di un continuum, e di una parziale sovrapposizione, tra SLA e demenza frontotemporale (FTD) (Strong et al., 2009; Lillo et al., 2009). Per quanto riguarda le alterazioni cognitive riscontrate nella SLA, oltre ai noti deficit delle funzioni esecutive, del linguaggio, della fluenza verbale (Rusina et al., 2021), recenti evidenze hanno fornito prove consistenti di un danno delle abilità di social cognition quale manifestazione cognitiva tipica della SLA, in particolare per quanto concerne il riconoscimento delle emozioni di base e la Teoria della Mente (ToM), ovvero la capacità di dedurre gli stati mentali ed emotivi dell’ altro (Bora, 2017). Le capacità di social cognition sono spesso considerate in associazione con una sindrome disesecutiva e quindi una delle caratteristiche distintive delle sindromi da degenerazione frontotemporale, secondo il continuum ALS-FTD. Tuttavia, la relativa indipendenza della cognizione sociale da altre capacità cognitive è ancora oggetto di dibattito (Consonni et al., 2016). Le capacità cognitive emotive e sociali rappresentano una questione rilevante nel contesto delle patologie neurodegenerative, alla luce dei loro potenziali effetti sulla qualità della vita dei pazienti e dei loro caregiver nonchè sulla capacità di prendere decisioni di fine vita (Christidi et al., 2018; Poletti et al., 2020). Le abilità emotive aiutano i pazienti a mantenere relazioni positive e soddisfacenti con i loro caregiver e a sostenere le decisioni terapeutiche lungo il decorso della malattia (Lulé et al., 2013). Inoltre, nei disturbi neurodegenerativi, la mancanza di reattività ed espressione emotiva rappresenta anche una componente dell'apatia, correlata alla self-awareness (Radakovic et al., 2017). Sul piano comportamentale, i cambiamenti più frequentemente osservati nella SLA includono la presenza di apatia, comportamenti perseverativi e disinibizione (Pender et al., 2020), che rappresentano alterazioni tipiche dei quadri di FTD. Nonostante questa sovrapposizione, i sintomi cognitivo-comportamentali della SLA possono non rientrare pienamente nelle tre categorie diagnostiche di FTD ad oggi riconosciute (FTD-variante comportamentale - bvFTD; afasia progressiva non fluente - PNFA e demenza semantica - SD). Questo dato sottolinea l’importanza di una appropriata valutazione cognitivo-comportamentale dei pazienti affetti da SLA e FTD, al fine di caratterizzare al meglio i distinti fenotipi cognitivi e comportamentali che caratterizzano le due patologie nel continuum SLA-FTD.
L’Edinburgh Cognitive and Behavioural ALS Screen (ECAS) (Abrahams et al., 2014) rappresenta ormai nella pratica clinica uno strumento di screening consolidato per la rilevazione del danno cognitivo in pazienti affetti da SLA. È stato tradotto in diverse lingue (Lulé et al., 2015; Poletti et al., 2016; Ye et al., 2016; Mora et al; 2018; Bakker et al., 2019; Kourtesis et al., 2020) e validato in differenti popolazioni cliniche (Lulé et al., 2015; Niven et al., 2015; Poletti et al., 2016; Pinto-Grau et al., 2017; De Icaza Valenzuela et al., 2018), dimostrando elevati livelli di sensibilità e specificità. È stato costruito basandosi sul legame riconosciuto tra SLA e FTD, e permette di valutare le funzioni cognitive comunemente intaccate nella SLA (Funzioni SLA-specifiche: Funzioni esecutive, Linguaggio e Fluenza verbale), nonché funzioni cognitive meno comunemente interessate (Memoria e Abilità visuo-spaziali), superando le limitazioni dovute alla disabilità fisica, grazie alla possibilità di essere somministrato in forma sia orale che scritta. L’ECAS include, inoltre, un questionario clinico da somministrare al caregiver per valutare la presenza di alterazioni comportamentali, sulla base dei criteri diagnostici per l’FTD. Grazie alla brevità di somministrazione, l’ECAS ben si sposa con le esigenze di valutazione dei pazienti con SLA in contesto clinico. Un recente studio (Saxon et al., 2020) ha indagato l’utilità dell’ECAS quale strumento di screening cognitivo per la rilevazione di quadri di bv-FTD, dimostrando un’elevata sensibilità dell’ECAS al deterioramento cognitivo dei pazienti affetti da bvFTD, sia quando la patologia frontotemporale si manifesta in associazione con la SLA, sia in quadri puri. Una possibile limitazione dell’ECAS è la valutazione della cognizione sociale e del linguaggio nelle loro molteplici manifestazioni. Anche nell’ambito dei disturbi del comportamento la ricerca recente ha evidenziato aspetti rilevanti sul piano clinico, collegati alle alterazioni della self-awareness, che per la loro rilevanza clinica meritano una valutazione più approfondita.
OBIETTIVI
Scopo del progetto è indagare le specifiche alterazioni cognitivo-comportamentali presentate da pazienti affetti dalle due patologie in esame, ALS e FTD, al fine di giungere ad una accurata tipizzazione dei fenotipi clinici, con particolare attenzione ai domini di social cognition, linguaggio e consapevolezza.
MATERIALI E METODI
Partecipanti
Saranno arruolati pazienti affetti da SLA e FTD presso i Centri partecipanti. La diagnosi di SLA sarà eseguita da neurologi esperti in patologie neuromuscolari e i pazienti dovranno soddisfare i criteri El Escorial per SLA clinicamente definita o probabile. Le diagnosi di bdFTD, PNFA e SD saranno effettuate sulla base dei criteri di Neary et al. (1998), Rascovsky et al. (2011) e Gorno-Tempini et al. (2011). I pazienti nelle fasi terminali di malattia o che presentino importanti comorbidità neurologiche, psichiatriche o cardiologiche saranno esclusi dal reclutamento.
Le performance dei pazienti saranno comparate ad un gruppo di soggetti sani, comparabili per età e scolarità ai pazienti. I partecipanti verranno reclutati presso l’U.O. di Neurologia dell’Ospedale San Luca e presso gli altri Centri collaboranti da un gruppo di volontari e tra i familiari non consanguinei dei pazienti SLA; i soggetti, di entrambi i generi, potranno avere un’età inclusa tra i 25 e gli 85 anni ed una scolarità pari o superiore a 3 anni. Verranno esclusi soggetti con storia di malattia neurologica/psichiatrica attuale o passata, con difficoltà di lettura/scrittura e parenti consanguinei di persone affette da SLA e/o FTD. Tutti i partecipanti forniranno il consenso informato scritto.
Materiali
Per la valutazione del profilo cognitivo verrà somministrata la versione italiana dell’Edinburgh Cognitive and Behavioral ALS screen - ECAS ed il questionario annesso per la valutazione delle alterazioni sul piano comportamentale, somministrato ai caregiver (ECAS Carer Interview) (Abrahams et al., 2014; Poletti et al., 2016). Per la valutazione delle alterazioni comportamentali, sarà inoltre somministrata ai caregiver la scala Frontal Behavioural Inventory modificata ad hoc per la SLA - FBI-ALS (Murphy et al., 2015) ed il questionario ALS-FTD-Q (Raaphorst et al., 2012).
La batteria Screening for Aphasia in NeuroDegeneration – SAND (Catricalà et al., 2017) sarà somministrata per l’assessment dei differenti sottodomini del linguaggio.
Al fine di indagare con accuratezza i domini della social cognition, i partecipanti eseguiranno un test non verbale per l’assessment dell’attribuzione di intenzioni ed emozioni, Story-Based Empathy Task – SET (Dodich et al., 2015) ed un test di teoria della mente, il Reading the Mind in the Eyes test – RMET (Baron-Cohen et al., 2001).
Per indagare la relazione tra prestazioni ai test cognitivi e fattori psico-emotivi, i partecipanti completeranno la HADS-MND (Gibbons et al., 2011), la Beck Depression Inventory – BDI (Beck et al., 1961) e la State-Trait Anxiety Inventory - STAI-Y (Spielberger et al., 2007), indaganti l’eventuale presenza di stati depressivi e ansiosi. Sarà, inoltre, somministrata una scala volta ad indagare la presenza di apatia (Italian Dimensional Apathy Scale – I-DAS) (Santangelo et al., 2016).
Infine, lo stato funzionale dei pazienti verrà indagato tramite la specifica scala ALS Functional Rating Scale-Revised – ALSFRS-R (Cedarbaum et al., 1999). Ove già disponibili sul campione in esame, verranno acquisiti dati genetici, al fine di indagare la correlazione genotipo-fenotipo nel campione stesso.
È possibile, infine, includere nel protocollo di studio una specifica analisi delle abilità di awareness, prevedendo un’eventuale studio di validazione di un questionario costruito ad hoc, volto a valutare il livello di consapevolezza rispetto alla presenza di alterazioni cognitive, comportamentali e psico-emotive (Questionario Awareness). Il questionario (si vedano scale allegate in Appendice A e B) sarà compilato dai pazienti e sarà altresì somministrato ai caregiver, al fine di confrontare poi le risposte dei pazienti e dei loro caregiver per ottenere una misura di awareness. Lo studio appare particolarmente focalizzato alle due patologie.